L’obiettivo del presente abstract è di effettuare un confronto in termini di farmacoutilizzazione, tra due farmaci intravitreali Eylea e Vabysmo utilizati per le stesse indicazioni terapeutiche.

Faricimab (Vabysmo) e Aflibercept (Eylea) sono due farmaci utilizzati per il trattamento di malattie oculari, tra cui la degenerazione maculare legata all'età (AMD, forma essudativa) e l'edema maculare diabetico (DME). Entrambi agiscono riducendo la proliferazione anomala dei vasi sanguigni nella retina, ma differiscono parzialmente nel loro meccanismo d’azione. Presentano, inoltre, anche differenze nella frequenza di somministrazione, che può arrivare fino ad una fiala ogni quattro mesi per Faricimab. Non sembrano esserci, ad oggi, differenze nell’efficacia clinica.

I dati di consumo e di utilizzo sono stati ottenuti dal gestionale AREAS in dotazione al reparto di Farmacia Ospedaliera, del P.O. “SS Annunziata di Chieti”.
I pazienti considerati sono in trattamento presso Centro Regionale di eccellenza in Oftalmologia, presso lo stesso P.O. di Chieti.
L’analisi è stata effettuata includendo i pazienti in trattamento a partire dal 01/01/2023 al 19/09/2024.

Nel 2023 14 pazienti erano in trattamento con Vabysmo, mentre 583 con Eylea.
Nel 2024 il numero di pazienti con Vabysmo è cresciuto in maniera rilevante a 161 pazienti, mentre i pazienti in terapia con Eylea sono scesi a 383.
Il numero di dosi effettuate è stato per Eylea 1483 nel 2023 e 739 nel 2024 mentre per Vabysmo 14 nel 2023 e 514 nel 2024.
Calcolando, infine il numero di dosi per paziente, abbiamo che Eylea è passato da 2,54, a 1,92, mentre Vabysmo è passato da 1 a 3,19.
Inoltre, 7 pazienti hanno switchato da Eylea a Vabysmo nel 2023, mentre 41 nel 2024.
È stato interessante considerare anche il dato di mobilità attiva, Infatti, il 56,78% dei pazienti in trattamento è residente in Abruzzo, mentre il 43,22% risiede fuori regione.

I risultati ottenuti in termini di farmacoutilizzazione ci rivelano che c’è stato un forte incremento nell’utilizzo di Vabysmo dovuto principalmente a tre fattori:
1. Un meccanismo d’azione più esteso, agendo anche sul pathway Ang-2,
2. Un minor numero di somministrazioni del farmaco;
3. Il costo leggermente più basso. (ca. 20 € per pz)
Un dato interessante è il numero di dosi per paziente; infatti, quasi la totalità dei pazienti in trattamento con Vabysmo era nella fase di loading dose (quindi con una frequenza maggiore di dosi), mentre i pazienti con Eylea, avevano iniziato il trattamento nel 2023, o prima, e nel 2024 molti di questi erano nella fase di mantenimento. In futuro ci aspettiamo, pertanto, un’inversione di questi risultati.