L’obiettivo del presente lavoro è stato confrontare la spesa e il consumo in unità posologiche (UP) dei due farmaci, al fine di quantificare il risparmio dovuto all’utilizzo del farmaco equivalente.

L’Abiraterone è tra i farmaci orali più utilizzati per il trattamento del carcinoma prostatico metastatico e svolge la sua azione inibendo selettivamente l’enzima 17α-idrossilasi/C17,20-liasi, enzima necessario per la biosintesi degli ormoni androgeni in diversi tessuti, tra cui quelli prostatici neoplastici. [1]
Il farmaco originator ha perso i diritti brevettuali nel secondo semestre 2022, con conseguente immissione in commercio del farmaco equivalente. Nel settembre 2023 la Regione Sardegna ha aggiudicato il farmaco equivalente con procedura pubblica di acquisto.

Dal sistema gestionale aziendale sono stati estrapolati: i prezzi unitari senza IVA del farmaco equivalente e dell’originator, il numero di pazienti e il consumo in UP. Il periodo di analisi è stato il primo quadrimestre 2023 confrontato con pari periodo del 2024. Dall’elaborazione di tali dati è stata effettuata una stima del risparmio pro-capite su base annua, calcolato considerando la posologia di 56 UP ogni 28 giorni per ciascun paziente.

Nel primo quadrimestre 2023 erano presenti 20 pazienti in trattamento con il farmaco originator. Le UP erogate sono state 3360, per una spesa complessiva di € 104.294,40. Nel primo quadrimestre 2024 i 21 pazienti erano in trattamento con il farmaco equivalente. Le UP erogate sono state 3808, per una spesa totale di € 5.461,97.

Ipotizzando che i pazienti ritirino 56 UP ogni 28 giorni, ovvero 13 confezioni/anno, la spesa annua pro-capite con l’acquisto del farmaco equivalente ammonterebbe a € 1.044,20 rispetto a € 22.597,12 per il farmaco originator, con un risparmio del 95,38%.
Lo shift al farmaco equivalente garantisce una significativa riduzione della spesa farmaceutica per le Aziende Ospedaliere locali, mantenendo garanzie di efficacia, sicurezza e qualità. Il risparmio generato dall’immissione in commercio di farmaci equivalenti consente di liberare risorse economiche al fine di agevolare l’accesso a nuove cure, permettendo a un maggior numero di pazienti di beneficiarne.