Effettuare una valutazione dei consumi degli antibiotici all'intero del Presidio Ospedaliero, in funzione della loro classificazione AWaRe

L’antibiotico-resistenza rappresenta una priorità in ambito sanitario. La situazione italiana è critica sia per quanto riguarda l’antibiotico-resistenza che per un consumo di antibiotici superiore alla media europea. La pubblicazione dell’AWaRe Book da parte dell’OMS si pone l’obiettivo di costituire una guida clinica che ha lo scopo di promuovere un uso consapevole degli antibiotici

Mediante la piattaforma web aziendale, sono stati estrapolati i consumi degli antibiotici (ATC J01) all’interno dell’Ospedale per l’anno 2023. Sono stati analizzati i dati riguardanti la molecola e le DDD/100 giornate di degenza (DDD) per i reparti di Chirurgia generale, Medicina generale e Ortopedia e Traumatologia.

I consumi del gruppo Watch sono pari a 180,54 DDD, per Access 91,73 e per Reserve 9,94. Tra le molecole Watch, gli antibiotici beta-lattamici risultano quelli più utilizzati (111,09), prescritti principalmente dal reparto di chirurgia. Seguono le penicilline (34,24), richieste maggiormente dal reparto di medicina. I consumi dei chinoloni sono da attribuire principalmente al reparto di ortopedia (6,30). Per il gruppo Access la classe delle penicilline è quella prescritta maggiormente (41,99) e utilizzata soprattutto nel reparto di chirurgia. La seconda classe è rappresentata da teicoplanina e vancomicina, richieste da chirurgia. Per il gruppo Reserve, spiccano le tetracicline (5,18), linezolid e fosfomicina richieste da Medicina.

In linea con le tendenze nazionali [1], le penicilline sono la categoria di maggior consumo ospedaliero, seguite da altri antibiotici beta-lattamici, macrolidi e fluorochinoloni. Questi ultimi, prescritti quasi esclusivamente dal reparto di ortopedia, in accordo con la Nota Informativa AIFA che ne limita l’utilizzo solo ad alcune specifiche indicazioni. I reparti in esame prescrivono in prevalenza antibiotici appartenenti alla classe Watch, rispecchiando l’andamento nazionale. L’impegno della Farmacia, in questo senso, sarà quello di redigere periodici report da sottoporre al CICA e ai reparti, con l’obiettivo di predisporre audit con i clinici per la razionalizzazione dei consumi degli antibiotici.